TERAMO – I lavori di consolidamento antisismico di ponte “San Gabriele” inizieranno tra poco più di un mese, tramite un appalto predisposto dall’Anas da 3 milioni di euro che dovrebbe dare il via al cantiere entro il mese di giugno.
STORIA TRIBOLATA. Un risultato che il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto non esita a definire “storico”, tanto è stato tribolato e complesso l’iter per arrivare a questi lavori. Che il ponte perdesse pezzi era noto da anni, ma il conflitto di competenze mai risolto tra Comune di Teramo (cui è stato affidato l’intero tratto urbano della SS80, ponte compreso) e Anas (costruttrice e proprietaria del ponte) andava avanti sin dai tempi della prima amministrazione Brucchi. A riaccendere i riflettori sulla sicurezza del viadotto teramano è stato il crollo del ponte Morandi di Genova del 14 agosto 2018 e le verifiche che ne conseguirono in tutta Italia. Anche se nel frattempo il ponte genovese è stato ricostruito, il ponte teramano ha dovuto attendere due anni per i lavori, con il rischio di essere chiuso o ridotto ad una sola corsia di marcia (come paventato dall’ex assessore ai lavori pubblici Stefania Di Padova, secondo la quale i lavori sarebbero dovuti iniziare nel settembre scorso).
L’INTERVENTO. Gli interventi riguarderanno lavori di rinforzo delle pile, delle spalle e della soletta di impalcato, oltre alle opere accessorie come barriere di sicurezza, pavimentazione e canali di scarico delle acque. Gli asfalti sono stati invece eseguiti di recente a carico del Comune di teramo grazie al Piano Asfalti dell’assessore Valdo Di Bonaventura. L’esecuzione degli interventi vedrà l’inizio dei lavori entro il mese di giugno per un importo complessivo di euro 3.040.000.
IL SINDACO. «È un risultato storico – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – che implicitamente conferma l’importanza delle ottime relazioni tessute con altri enti ed organismi e che premia il lavoro degli assessori e dei nostri tecnici.
Questo risultato è stato raggiunto grazie al lavoro e alla chiarezza di intenti con cui vengono improntati i rapporti istituzionali. Dopo anni in cui avevano fatto di Ponte San Gabriele una specie di ibrido su cui nessuno rivendicava idoneità ad intervenire, giungiamo ora ad un esito di concretezza. L’attività di sinergia messa in campo è stato il valore aggiunto che ha consentito il raggiungimento del risultato. Esprimo un sentito ringraziamento all’ANAS e alla Protezione Civile che in una vicenda certamente non facile hanno saputo far brillantemente convergere le istanze proprie con quelle della comunità interlocutrice».